Non vi sono dubbi. Il pubblico che fin dal lontano 1961 ha visitato la mostra della ceramica si attende ogni anno di vedere il meglio del settore in tutte le sue declinazioni: arte, design, artigianato.
La Mostra della Ceramica, giunta alla sua sessantaquattresima edizione, non deluderà le aspettative dei visitatori per le numerose proposte dell’arte ceramica presentata in tutte le sue espressioni sia nuove che classiche, ma sempre uniche e molto originali.
È una manifestazione che non ha pari nel suo genere nella nostra regione. La caratterizzano le molteplici e articolate esposizioni distribuite su tutta la città. Si passa dalle famose stufe in ceramica, alla scultura, al design: sono opere eterogenee con stili e tecniche sempre sorprendenti.
L’appuntamento annuale è molto atteso. Un incontro molto prestigioso capace di suscitare da parte del pubblico molte aspettative per cui ogni anno accorre sempre più numeroso a visitare la Mostra della Ceramica.
Giuseppe Bertero
Quest’anno la Mostra si articola in vari punti espositivi.
1. Palazzo Botton
Il concorso “Ceramics in Love” è giunto alla sua settima edizione, con opere provenienti dall’Italia e dal resto del mondo.
L’internazionalità è ciò che fin dalla sua prima edizione ha caratterizzato questa competizione. Sono sempre più presenti artisti asiatici e si registra una forte e importante partecipazione femminile. Al piano terra del Palazzo Botton è presentata la mostra delle cento opere del concorso “ceramics in love”, con artisti provenienti da tutta Italia e dal mondo. Ben 21 le nazioni dei partecipanti.
Sempre al Palazzo Botton, ma al piano nobile vi è l’omaggio alla Spagna. Sono presenti circa 55 opere in ceramica di straordinaria bellezza per tecnica e realizzazione.
Importantissimo, da quest’anno prende il via l’allestimento della prestigiosa Collezione Civica delle opere storiche conservate al Palazzo Botton. Un allestimento che vuole essere il primo e importante approccio per un’esposizione museale permanente tale da dare nuova visibilità allo straordinario corpus storico e artistico delle opere.
2. Palazzo Antonelli
Tra le belle arcate del Palazzo Antonelli, sede del Comune, fanno bella mostra di sé le famose Stufe di Castellamonte, dal design classico a quello contemporaneo.
3. Rotonda Antonelliana
Anche per questa edizione corrente è riproposto il progetto “Ritorno alla rotonda antonelliana”, una legittima restituzione al luogo dove la mostra ebbe i suoi natali dal lontano 1961 e portata avanti e ininterrottamente fino ad oggi, tranne la pausa del 2020 per le ben note cause della pandemia.
Il grande piazzale circondato dalle imponenti mura della chiesa incompiuta di Alessandro Antonelli ancora una volta si trasforma in un suggestivo palcoscenico dove dominano la scena grandi e medie sculture in ceramica realizzate da artisti italiani e rumeni. Infine, il grande colpo di teatro: “Il nuovo attraversamento meridiano” con opere degli artisti di Castellamonte e di altre cinque città della ceramica: Savona, Albisola Marina; Albissola Superiore e Celle Ligure che ci racconta della transumanza con mucche podoliche della Basilicata. Un’imponente installazione di settanta opere in ceramica realizzate dagli artisti ceramisti su un esemplare in argilla modellato da Raffaele Pentasuglia.
4. Centro Congressi “P. Martinetti”
Al Centro Congressi Martinetti al primo le “Ceramiche Sonore” dei vari concorsi annuali presentate insieme ai fischietti in terracotta raccolti da Mario Giani, in arte “Clizia”.
In questa sede è presente una raffinata sezione di Design, con opere molto originali che non mancheranno di sorprendere i visitatori. Al piano terra, come da consolidata consuetudine, le ceramiche da indossare a cura del C.N.A.
5. Liceo Artistico Statale ”Felice Faccio”
Gli studenti del Liceo Artistico Statale “Felice Faccio” di Castellamonte, presenteranno le opere delle diverse sezioni che lo caratterizzano nel loro rinnovato edificio.
6. Orto Sociale di Camillo
Nello spazio pubblico curato e recuperato grazie al lavoro di volontari ed associazioni si potrà visitare l’installazione ABRACADABRA: I miracoli sono le persone.
7. Centro Ceramico Fornace Pagliero
Si rinnova anche quest’anno il sodalizio espositivo con la Fornace Pagliero di Castellamonte, con il suo artefice Daniele Chechi, che nei suoi suggestivi ambienti industriali ospita tre eventi della programmazione di Kéramos 2025. Nel nuovo corpo fabbrica vengono esposte le opere dell’artista savonese Giorgio Moiso con una retrospettiva dal titolo: “COLORE, MATERIA, GESTO”. Il grande forno circolare ospita la mostra “KÉRAMOS IN GRÉS” con opere di Leonardo Bartolini, Carlos Carlé, Evandro Gabrieli, Adriano Leverone, Sandro Lorenzini, Ylli Plaka, Atsushi Shimanda, Alessio Tasca, Vittore Tasca, Carlo Zauli. Al primo piano della Fornace, é ospitata la mostra del Maestro Domenico Asmone “CROMATISMI MATERICI”.
A Sant’Anna Boschi è possibile visitare i Castelletti.
8. Cantiere delle Arti
Sandra Baruzzi ci presenta la collezione inedita “MIRABILI SCORCI”, Guglielmo Marthyn espone la raccolta “INCANTO”, Davide Quagliolo propone oggetti foggiati al tornio.
9. Galleria civico 10
Brenno Pesci presenta “Regno animale”
10. Temporary Shop, via Educ 20
Katia Gianotti e Maria Teresa Rosa presentano le loro opere.
11. EXPO COLLETTIVO, Via Educ 35 e P.zza Martiri
Roberto Castellano, Francesca Formia e Luca Gris e Roberto Perino espongono le loro opere.
12. Dans ma jungle
Esposizione dei lavori di Marta Jorio e Elisa Talentino.